Castel del Monte, situato nel comune di Andria in Puglia, è un edificio costruito per ordine dell'imperatore Federico II nel XIII secolo ed è caratterizzato da una perfezione strutturale unica e piena di simbolismi.
Per spiegare l’intrinseca simbologia racchiusa da questo luogo, senza dilungarsi su capitelli e volte, è necessario fornire qualche dettaglio strutturale.

I due piani sono collegati da scale a chiocciola antiorarie e non vi sono corridoi, ma solo stanze trapezoidali poste una dopo l’altra. Ovviamente ci sono 8 stanze al primo piano e 8 al secondo.
Nelle varie decorazioni del castello, tutte le piante e fiori hanno 8 petali/foglie.
Il secondo piano presenta una bifora (finestra divisa verticalmente in due da una colonnina) per ogni lato dell’ottagono e una sola trifora (finestra divisa in tre) che guarda verso la città di Andria.
L'intera struttura racchiude in sé stili del nord Europa e del mondo islamico (conosciuto da Federico durante una crociata), oltre che del medioevo. Inoltre è costruito su rigide basi matematiche ed astronomiche.
Da questa descrizione si notano già alcuni particolari a dir poco insoliti, oltre alla ripetizione quasi ossessiva del numero 8 (non so se si era notato?!).
Difatti, viene sì comunemente chiamato castello, ma l’esatta “funzione” dell’edificio è tutt'oggi sconosciuta.
Se fosse realmente un castello sarebbe infatti privo di fossati, cucine, scuderie, alloggi della servitù e, soprattutto, di una posizione strategica.
Le scale a chiocciola sono costruite in senso antiorario: per l’epoca era un fatto unico ed insolito in quanto, in caso d’attacco, gli abitanti del castello avrebbero dovuto imbracciare le spade con la mano sinistra, trovandosi quindi in svantaggio rispetto agli aggressori.
Inoltre non vi sono feritoie, ma solo fessure troppo strette per permettere il passaggio delle frecce e, considerando che i muri sono spessi due metri, sono anche molto profonde per poter lanciare agilmente dei dardi.
L’insieme di fattori simbolici di cui gronda Castel del Monte fanno pensare che si potesse trattare di una sorta di tempio del sapere nel quale potersi dedicare allo studio delle scienze.
L’ottagono rappresenta l’unione tra il quadrato (simbolo della terra) e il cerchio (simbolo del cielo). La figura segnerebbe quindi il passaggio tra l’uno e l’altro, l’unione tra il corpo e lo spirito, tra l’umano e il divino.
Visto che la Puglia è stata terra di templari, si pensa che il castello dovesse contenere qualcosa di estremamente importante. Si ipotizza infatti potesse essere stato custode del Santo Graal. Altri addirittura sostengono che sia esso stesso il Graal.
Questa tesi è avvalorata dal fatto che nella cattedrale della stessa città di Andria, è conservata la Sacra Spina: una spina che si ritiene appartenuta alla corona di Gesù.
Curiosità perfetta per noi appassionati di misteri è che, ogni volta che il venerdì santo cade il 25 Marzo, la spina muta, fiorisce! In particolare quest’anno (2016) le sono “cresciute” delle piccole gemme bianche sulla superficie.
Quindi i lussi del castello (ora completamente spariti a causa dei saccheggi), i pregiati marmi e le decorazioni potevano essere una nobile corona per il Graal? Di certo i dintorni del luogo in cui si trova non mancano di misteri e preziose reliquie.
Una terza tesi vuole che il castello sia semplicemente una grande corona di pietra, ovvero una riproduzione (in grande stile) della corona con cui Federico II venne incoronato. Visto da lontano infatti, ricorda la forma di una corona e può darsi che Federico volesse lasciare un notevole segno di sé nella storia.
Di sicuro, se apriamo il portafoglio e cerchiamo una monetina da 1 cent, noteremo che anche se in piccolo, tutta Europa porta sempre con se un ricordo di Federico II.
Visti i numerosi sistemi di raccolta e canalizzazione dell’acqua, negli ultimi anni si è fatta strada una quarta ipotesi che vede il castello come una sorta di hammam allestito come un percorso simbolico e purificatore.
La struttura del castello infatti è interamente pensata per raccogliere quanta più acqua piovana possibile: sia all'interno che all'esterno sono presenti canaline di raccolta e in cinque delle 8 torri ci sono delle cisterne.
Nel cortile interno vi era sicuramente una vasca (ottagonale) e, tra una stanza e l’altra, le soglie delle porte sono rialzate, probabilmente per bilanciare il livello dell’acqua tra i diversi locali.
L’architettura del castello suggerisce questa visione in quanto in tutte le stanze, lungo tutta la parete, corre una panca che rende gli ambienti impossibili da arredare… ma che sarebbe una perfetta seduta per un hammam.
Se questo fosse il vero utilizzo di Castel del Monte, si tratterebbe di una cosa unica per il tempo: una cura e un’attenzione così eccessiva per il corpo e per la bellezza sarebbe stata infatti facile motivo di scomunica.
Ad oggi è difficile dire quali di queste ipotesi possano essere scartate.
Castel del Monte rimane uno dei tanti misteri che resterà probabilmente privo di spiegazione.
Piccola chicca cinefila: nei giorni in cui l’ho visitato era in corso una produzione cinematografica della Warner Bros, quindi il prossimo anno potremo vedere Castel del Monte nel film dedicato a Wonder Woman (già introdotta nell'universo supereroi da “Dawn of Justice: Batman vs Superman”).
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