25 marzo 2016

Vampiri

Creature maledette e splendide, dal sesso incerto,
come quello degli angeli, ma decisamente più interessante
(Anne Rice)

Assolutamente concordo con Anne Rice sulla descrizione che dà dei suoi vampiri...


Nella moda del momento i vampiri sono creature immensamente affascinanti, a volte molto riflessivi e sentimentali nonostante la loro natura malvagia. 

Si prendano per esempio i vampiri di Anne Rice, tra cui il più conosciuto è Lestat de Lioncourt (per chi non avesse letto i libri potete trovarlo nel film “Intervista col vampiro”), oppure i bellissimi di “The Vampire Diaries” (mhhhh che roba *_*), per alcuni lo sono anche quelli di Twilight (personalmente "mah!").
In altri casi i vampiri sono semplicemente considerate creature mostruose come nel telefilm “Supernatural” e in numerosi film.


Ma partiamo dal principio: 
Nel folklore il vampiro è un essere che sopravvive nutrendosi dell'essenza vitale (generalmente sotto forma di sangue) di altre creature.

Le ipotesi su cosa fossero i vampiri sono tra le più disparate e cambiano in base ai tempi e alle tradizioni dei diversi paesi: per fare un paio di esempi si ipotizzava che, quando erano in vita, fossero streghe oppure che fossero spiriti simili ai poltergeist in cerca di vitalità ed energia dai viventi. Queste credenze furono decisamente influenzate dalle scarse conoscenze mediche dell’epoca.

DA DOVE NASCE IL MITO DEL “SUCCHIATORE DI SANGUE”?

La leggenda sui vampiri sembra essere molto antica, addirittura precedente al medioevo. Si può “datare” il fenomeno grazie ai numerosi ritrovamenti di corpi con paletti di legno nel cuore, decapitati e con la testa allontanata dal corpo o inchiodati nella terra… tutti metodi usati per uccidere o scongiurare il ritorno di un vampiro.


Non sto a tediarvi raccontandovi nomi e caratteristiche dei vampiri di tutto il mondo ma vi vorrei esporre un caso particolare italiano che è stato rinvenuto con gli scavi nel camposanto dell'isola del Lazzaretto Nuovo (Venezia) tra il 2006 e il 2008. Il teschio portato alla luce presentava fratture di denti e mascella causate da un mattone conficcato in bocca. La leggenda narra di una donna presa dal demonio quand'era in vita, uccisa dalla peste e tornata come non-morta nutrendosi dell’energia dei suoi vicini in attesa di raccogliere le forze per uscire dalla tomba, continuando così a diffondere il morbo della peste. Infatti anche le pestilenze venivano spesso attribuite a vampiri, nello specifico ad un tipo chiamato nachzehrer o "masticatore di sudario".

COME SI RICONOSCEVA UN CASO DI VAMPIRISMO?

In caso di morti sospette o pestilenze i morti venivano disseppelliti e analizzati. Si pensava di aver trovato un vampiro quando il corpo presentava segni per loro inconfutabili quali l’addome gonfio, le unghie e i denti che sembravano crescere, sangue sulla faccia o il sudario masticato all’altezza della bocca. Si tratta però di una scorretta interpretazione dei dati tanatologici ai tempi in cui la scienza ancora non sapeva spiegare normali fenomeni di decomposizione del corpo umano. (Tanatologia: settore della medicina che studia le cause e le circostanze della morte e le relative modificazioni dell'organismo)

Oltre ai controlli post-mortem, anche i vivi erano vittime di questa superstizione e, come avvenne per le streghe, l’isteria collettiva portò alla persecuzione di persone accusate di vampirismo.



Molte infatti sono le malattie che trovano uno o più collegamenti col mito dei vampiri. Oltre ad aver fomentato in passato la superstizione hanno anche “ispirato” rimedi e caratteristiche da attribuire alle creature fantastiche della letteratura.


La più citata e conosciuta è sicuramente la PORFIRIA, una malattia ereditaria del sangue. Tra i sintomi abbiamo la riduzione di tessuti intorno alle labbra ed alle gengive (suggerendo l'idea che i denti siano cresciuti), l’iper-sensibilità alla luce solare e ai raggi ultra-violetti fino a provocare ustioni. L'aglio aumenta i sintomi stimolando le tossine presenti nel sangue e un rimedio suggerito dall'antica medicina per alleviare il dolore era l'assunzione di sangue animale.

Ma molte altre hanno contribuito alla superstizione:

La PELLAGRA ha sintomi simili alla porfiria: se esposti ai raggi solari la pelle diventa rossa e a scaglie e l’alito pestilenziale. Come terapia omeopatica si ricorreva all'aglio.

La CATALESSI è un disordine nervoso che riduce sensibilmente le funzioni vitali: capitava quindi che le persone fossero sepolte vive e al loro risveglio producessero strani rumori cercando di uscire dalla tomba.

La RABBIA è una malattia virale trasmessa dagli animali. Il virus attacca la regione cerebrale atta al controllo dell'aggressività, della violenza e del comportamento sessuale e l'istinto bestiale porta il soggetto a mordere i suoi simili. Causa ipersensibilità a stimoli violenti e conseguentemente repulsione e terrore per la luce, per le superfici riflettenti (come gli specchi), per gli odori penetranti (ad esempio l'aglio) e l'idrofobia (terrore dell’acqua). Si può inoltre trasmettere con un morso e animali quali pipistrelli, lupi e ratti sono ottimi veicoli per questo virus.



L’ANEMIA (dal greco "mancanza di sangue") è una disfunzione caratterizzata da un basso numero di globuli rossi e provoca affaticamento, respiro debole e spesso impercettibile, aspetto pallido ed emaciato, difficoltà nell'assumere cibi… caratteristiche comuni alla vittima di un vampiro!

Il SADO-VAMPIRISMO è una deviazione psichica che può indurre coloro che ne sono affetti all’emofagia (bere il sangue) per possedere le proprie vittime.

E' davvero incredibile pensare fino a dove l'immaginazione e la superstizione umana siano in grado di arrivare... quali intrecci e storie siano in grado di costruire e tramandare. Quanto l'assenza di conoscenza generi mostri e miti...

Ho da parte per voi qualche curiosità… ma sui vampiri c’è tanto da dire quindi per questo dovrete attendere il prossimo articolo!


Nessun commento:

Posta un commento